Può capitare di sentirsi già brilli e un po’ alticci anche se si è andati leggeri con gli alcolici. La scienza ha una spiegazione pronta.
Negli anni anche fra i più giovani si è diffusa una maggiore consapevolezza sul consumo di alcol e hanno iniziato a diffondersi di più le versione analcoliche dei drink più popolari. Eppure alcuni riferiscono che pur preferendo le bibite che non contengono alcol avvertono un effetto simile. In pratica se sentono come se fossero brilli, più disinibiti e con la testa più leggera.
Dato che è appurato che le versioni analcoliche dei drink non contengono alcol etilico ma solo zuccheri e aromi, la questione sembra essere legata all’aspetto psicologico. Dopotutto chi vuole smettere di consumare alcolici ricorre alle controparti “light” perché gli manca il sapore a cui è abituato. Ma proprio perché familiare questo potrebbe innescare una specie di effetto placebo.
Il gusto della bibita analcolica potrebbe infatti innescare un condizionamento a livello cerebrale che porta l’encefalo a far sentire la persona come se avesse bevuto alcol. Così si inizia a percepire rilassamento, allegria e persino un po’ di ebbrezza. Gli studi a riguardo sono partiti ancora negli anni ’70 ma alcuni dei più approfonditi risalgono appena all’anno scorso.
I meccanismi che fanno sentire alticci senza alcolici
Uno di questi studi è stato condotto alla University of Texas e ha coinvolto ventidue partecipanti, a cui è stata data una bibita analcolica convincendoli che contenesse dell’alcol. Molti affermarono di percepire ebbrezza poco dopo aver bevuto il “placebo” e i loro cervelli alla risonanza magnetica mostrarono maggiore attività nella regione che elabora le sensazioni positive.
Si tratta secondo i ricercatori di uno meccanismo molto simili a quello che determina l’insorgere di alcune forme di dipendenza. Per dimostrarlo uno studio condotto nello stato dell’Indiana ha coinvolto una cinquantina di amanti della birra per un test di scansione cerebrale. Prima del test ciascuno di loro aveva bevuto un sorso di birra, troppo poco per poter sentire ebbrezza.
Ciò nonostante il loro cervello solo a partire da quell’assaggio aveva rilasciato una quantità di dopamina sufficiente a farli sentire appagati. Dunque è l’abitudine ad un sapore noto che scatena questa risposta cerebrale e non l’effettiva natura alcolica della bevanda. Un fatto che sorprende, ma che offre nuovi spunti di riflessione.
In particolare questi risultati insegnano che ricorrere alle bevande analcoliche non aiuti davvero a smettere di bere chi ha problemi con l’alcol. Si contiene il desiderio ingannando il cervello con il sapore, ma niente di più.