Salasso conti correnti: i costi sono arrivati a 104 euro, gli italiani scelgono il risparmio postale

Con i costi legati al conto corrente in massiccia crescita si guarda sempre più ad alternative per il risparmio. Ecco che cosa offre Poste Italiane in tal senso.

Se fino a pochi anni fa li si considerava marginalmente, nel corso del 2023 i costi legati all’apertura e alla gestione dei conti correnti bancari sono cresciuti in maniera rilevante e molte famiglie si sono ritrovate a fare i conti con le conseguenze di questi aumenti.

C/C banche, sesto aumento consecutivo dei costi di gestione
Trend dei costi dei conti correnti bancari in continua crescita (genovawhatson.it)

Basti pensare che per la tenuta di un c/c il prezzo medio è aumentato di 9,3 euro portando ad un costo complessivo, sempre in termini medi, di 104 euro l’anno come segnalato da Bankitalia nell’analisi dedicata ai costi di gestione dei conti correnti. Va da sé che diversi italiani hanno deciso di provare a cercare valide alternative per il deposito dei propri soldi ed una di esse è rappresentata dal risparmio postale. Vediamo di che cosa si tratta.

Risparmio postale, l’alternativa all’aumento dei costi sui conti correnti

Le spese di gestione dei conti correnti non aumentano da un solo anno: quello di recente registrato è infatti il settimo incremento consecutivo di una fase espansiva che ha avuto inizio nel 2016 e che non sembra, almeno per il momento, accennare a placarsi. Andando a guardare a tutti gli incrementi di spesa, la somma complessiva ammonta a 27,5 euro. Essi vanno ad interessare nello specifico i canoni, ovvero le spese fisse con un aumento totale del 63,4% pari a 5,9 euro ed un importo medio di 72,8 euro. L’altra fetta degli aumenti è rappresentata dalle spese variabili cresciute del 36,6% ovvero 3,4 euro per un totale di 31 euro.

Poste, i vantaggi dei conti correnti e dei prodotti di risparmio
Risparmio postale, la nuova alternativa scelta da milioni di italiani (genovawhatson.it)

Parallelamente è dunque andata incrementando la scelta, da parte degli italiani del risparmio postale. Investendo in buoni e libretti postali le proprie risorse con la garanzia di procedure semplici ma anche della sicurezza di costi che fanno registrare aumenti ridotti rispetto a quelli dei conti correnti, nonché di rendimenti interessanti.

Basti pensare che la crescita delle spese di gestione dei c/c postali è infatti passata dai 58 ai 59,6 euro con un incremento delle spese fisse pari a 4,1 euro ed una diminuzione, di contro, delle spese variabili nella misura di 2,5 euro. Sono così oltre 27 milioni gli italiani che hanno guardato ai prodotti del risparmio postale: sicuri, essi sono garantiti dallo Stato e privi di costi di gestione. Ma offrono anche una tassazione ridotta del 12,50% sugli interessi, nonché massima accessibilità presso tutti gli uffici postali o online e grande flessibilità dal punto di vista di sottoscrizione ed interruzione. Sarà dunque questa la strada preferita dagli italiani anche nel corso del 2024?

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