La carta Dedicata a Te non è l’unico sussidio legato ai beni di prima necessità come cibo e bevande. Ecco in che cosa consiste il bonus alimentare confermato per il 2024.
Si è molto parlato della decisione del Governo Meloni di prorogare la Carta Dedicata a Te, contenente una somma una tantum per poter fare la spesa e acquistare alimenti ed altri prodotti di prima necessità. Ma questo sussidio non è l’unico messo in campo attraverso la legge di bilancio 2024.
Esiste infatti anche il bonus alimentare 2024, un’agevolazione dalla duplice valenza. L’iniziativa potrebbe aiutare moltissime famiglie ed è proprio lo scopo con la quale è stata ideata e concretizzata. Scopriamo nel dettaglio a chi è rivolta e che cosa prevede.
Cos’è il bonus alimentare 2024: a chi è rivolto e come ottenerlo
La sua finalità è quella di offrire un sostegno sociale ma, nel contempo, incentivare alla riduzione dello spreco di cibo consentendo ai negozi della distribuzione alimentare di non eliminare l’invenduto. Da un lato dunque si punta ad aiutare in modo concreto le persone che si trovano a vivere in condizioni di povertà assoluta consentendo loro di accedere ad alimenti che altrimenti verrebbero gettati via. Dall’altro si va a combattere lo spreco alimentare. La struttura alla base dell’iniziativa è molto semplice: gli esercizi commerciali che hanno aderito alla sperimentazione doneranno prodotti invenduti o prossimi alla scadenza che altrimenti sarebbero destinati allo spreco. Con essi si preparano dei pacchi alimentari che successivamente verranno distribuiti gratuitamente.
Ma come, gli utenti, potranno ottenerli? In modo molto semplice ovvero prenotandoli mediante un’apposita app da installare sul proprio smartphone rendendo in tal modo il processo di fruizione dei generi alimentari snello e rapido. Vi sarà comunque anche la possibilità di rivolgersi sia ai Comuni delle varie città metropolitane che agli enti del Terzo Settore che hanno confermato la loro partecipazione all’iniziativa. Sarà compito dei comuni individuare i centri di distribuzione ma anche occuparsi, con il supporto dei vari enti, della distribuzione presso l’abitazione dei soggetti fragili come pensionati o persone non autosufficienti.
Saranno sempre i comuni capoluogo delle città metropolitane ad individuare i soggetti che hanno i requisiti per poter accedere al bonus alimentare. In generale chi è presente negli elenchi delle OpT (Organizzazioni Partner Territoriali) del programma Fead potrà usufruire del sussidio così come altre persone che verranno segnalate dalle organizzazioni del Terzo settore o dai servizi sociali territoriali.