Calcolo dell’assegno di pensione INPS fai-da-te: ecco come fare e a cosa fare molta attenzione, anche in futuro.
Capire come funziona il calcolo della pensione può sembrare complicato, ma è fondamentale per chi guarda al futuro. Attualmente, in Italia, il sistema pensionistico si basa su quello contributivo, legato ai contributi che versi durante la tua carriera lavorativa. Che tu sia un dipendente o un autonomo con partita Iva, ogni giorno, mese o anno di lavoro contribuisce a formare il tuo fondo pensionistico presso l’INPS.
La pensione contributiva è stata introdotta nel 1996 con la legge Dini per rendere il sistema più equo. La differenza principale rispetto al sistema precedente, chiamato retributivo, è che ora il tuo assegno pensionistico dipende dai soldi che hai versato nel tuo fondo, piuttosto che dagli ultimi anni di lavoro e dall’anzianità contributiva.
Calcolo dell’assegno di pensione INPS: tutto quello che devi sapere
La differenza tra il sistema contributivo e quello retributivo è sostanziale. Nel sistema contributivo, versi dei soldi regolarmente, mentre nel retributivo contano di più gli ultimi anni di lavoro e l’anzianità contributiva. Il passaggio da uno all’altro è stato graduale, ma dal 2012 il sistema contributivo è diventato il metodo principale per calcolare le pensioni.
Il calcolo della pensione contributiva è un po’ complicato, ma vediamo di semplificarlo. La tua pensione dipende da quanto guadagni, da una percentuale chiamata aliquota (nel caso di dipendenti è il 33%), e da altri fattori come il montante individuale e il coefficiente di trasformazione. Questi ultimi due elementi influenzano l’importo effettivo che versi per la pensione. Quando ti avvicini alla pensione, devi anche considerare l’età pensionabile. Attualmente, la Legge Fornero stabilisce l’accesso alla pensione di vecchiaia a 67 anni. Tuttavia, ci sono opzioni come Opzione Donna e l’Ape Sociale che permettono di andare in pensione prima in certi casi.
Come calcolare l’assegno di pensione INPS da solo
Per calcolare un assegno INPS pensionistico basato sul sistema contributivo nel 2024, inizia verificando l’anzianità contributiva, assicurandoti di avere meno di 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995. Successivamente, considera la tua retribuzione annua o i redditi, applica l’aliquota contributiva, e calcola il montante contributivo, che viene rivalutato annualmente. Infine, applica un coefficiente di trasformazione basato su fattori come l’età. Questa approssimazione fornirà un’idea dell’assegno pensionistico contributivo minimo. Tuttavia, per una valutazione precisa, è consigliabile consultare direttamente l’INPS o un esperto previdenziale.
Se sei ancora giovane, potresti dover affrontare un altro grande problema: l’età per andare in pensione si sta spostando sempre più avanti nel tempo, e si stima che i giovani potranno andare in pensione solo a 71 anni. Questo potrebbe rendere difficile accumulare abbastanza contributi con il sistema contributivo per avere una pensione decente. Inoltre, c’è il rischio che il numero di pensionati superi il numero di lavoratori attivi, e questo crea delle sfide per il sistema pensionistico. Saranno necessarie riforme importanti per assicurare che il sistema funzioni bene anche in futuro.
