28° Appuntamento al Canile di Montecontessa

Un pizzico di dolcezza

Nuovamente insieme a voi, anche per questo mercoledì 12 maggio, sempre nei pressi della struttura del Canile di Montecontessa, per presentarvi (o ripresentarvi) alcuni degli ospiti meravigliosi di questo luogo: ancora in cerca di una famiglia, del proprio posto in questo caotico mondo.

Il primo ospite della giornata è Jay Jay, nato nel 2018, in canile da pochi mesi. Jay Jay tende ad essere esuberante ed emotivo, deve ancora imparare a gestire le proprie emozioni. Per questo motivo la sua famiglia ideale non può essere alla prima esperienza, per guidare Jay Jay nelle varie esperienze della vita. Per quanto riguarda il contesto, sarebbe perfetta un’abitazione con accesso all’esterno, più ritirato dal contorno tipicamente urbano. Ci vuole indubbiamente pazienza e tempo, ma in un percorso consapevole, motivato da un sentimento genuino, certamente non sono fattori insormontabili, anzi.

Il secondo ospite ha una storia piuttosto travagliata alle spalle, un classico frutto delle incomprensioni a cui spesso facciamo riferimento in questi nostri pezzi. Ares, un meraviglio Rottweiler di quattro anni appena: da cucciolo tenuto sempre in giardino. Nel momento in cui Ares ha iniziato ad esprimere un certo disagio nei confronti dei passanti, è stato rinchiuso in casa con qualche uscita nel corso della sera, fino a che la persona a cui era affidato non è venuta a mancare. Sono tutti argomenti trattati non solamente dai webinar che vi abbiamo recensito e nominato nelle settimane precedenti, ma che gli stessi volontari (e noi di conseguenza) continuiamo da sempre a sottolineare: nella prospettiva dell’adozione di un cane, bisogna mettere in conto numerosissimi aspetti. La socialità rientra indubbiamente tra questi, oltre al fatto che chiaramente la vita relegata in giardino o in casa, non può essere definitiva tale. Sono animali, a prescindere dalla razza, che necessitano di interazione, di sentirsi parte di un nucleo, di cure, di attenzioni.. Quali pretese possono esservi se siamo i primi ad essere poco disposti ad impegnarci e a metterci in gioco?
Per ultimo, oggi vorremmo nuovamente ripresentarvi Berlino: un meraviglioso Pinscher color nocciola. La sua storia ha un retrogusto amaro, è giunto in canile quando era solamente un cucciolo, assieme alla propria madre e ai fratelli, a seguito di un sequestro. Inizialmente tutti erano stati adottati, ma qualcosa deve essere andato storto e il povero Berlino ha visto nuovamente i cancelli del canile. Tra i vari argomenti che cerchiamo sempre di evidenziare, in questo caso si rende nuovamente necessario sottolineare che il carattere dei cani vada compreso, come nel caso di Berlino. Inizialmente infatti tende a mostrarsi un poco diffidente, non riesce a concedere la propria fiducia al primo sguardo, ma possiamo biasimarlo? Per chi volesse adottarlo, chiaramente sarà necessario un percorso di conoscenza, ma credeteci sulla parola: se le motivazioni sono sincere, genuine, vere, non ci sono ostacoli insormontabili. Si può creare una vita assieme, si può imparare l’uno dall’altro, è possibile arricchirsi a vicenda..

Un rapido saluto

Oggi non ci son comunicazioni urgenti e abbiamo sottolineato concetti importanti già mentre vi raccontavamo le storie di questi tre meravigliosi cani. Condividete se potete, avvicinatevi al mondo del volontariato, documentatevi, raccontate, ma soprattutto, adottate!

Alla prossima!

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