Sapevate che alcuni ristoratori utilizzano questo trucco per farti spendere di più, soprattutto durante alcune festività? Ecco come fanno.
Ci sono davvero tantissimi modi nei ristoranti, assolutamente etici, per cercare di far spendere di più il cliente, ovviamente accontentando tutti i suoi desideri, per quanto possibile. Non è un mistero e, ovviamente, fa parte del gioco: il cliente cercherà sempre la migliore offerta qualità-prezzo ed il ristoratore, come del resto è anche normale che sia, cercherà tutti i modi, lo ripetiamo, legali, per cercare di fare in modo che lo scontrino medio si alzi.
Può capitare, però, che spesso alcuni clienti abbiano postato indignati alcuni scontrini pazzi sui social e non solo. Ci si chiede se questi siano legali o se, invece, se non lo sia: potrebbe essere un modo “furbetto” da parte di alcuni imprenditori per cercare di spillare sempre più soldi al malcapitato cliente? La risposta è dipende. La legge dice che tutti i prezzi devono essere ben visibili sul menu in questione in cui, ovviamente, oltre agli allergeni, deve essere indicato anche un eventuale sovrapprezzo dovuto a qualche modifica.
Ha fatto tuttavia indignare moltissimo un video che è comparso sui social in cui il menu stampato era stato modificato alla voce dei prezzi, i quali erano stati maggiorati a matita durante la cena di San Valentino che, per eccellenza, è uno dei giorni in cui i ristoranti guadagnano di più dal momento che gran parte delle coppie italiane e non solo vanno fuori a cena per festeggiare l’amore che unisce due persone. Questa pratica è legale? Sembrerà strano, forse, ma la risposta è sì: questo comportamento, infatti, è assolutamente lecito da parte del ristoratore che, evidentemente, potrebbe avere alzato i prezzi non tanto ai fini di un lucro sfrenato, quanto piuttosto per via del fatto che, come del resto è normale che sia, in quella serata ha dovuto sostenere un quantitativo di spese decisamente superiore rispetto alla media.
Il motivo di questa pratica, che è forse poco piacevole da vedere ma è corretta, va ricercata nel fatto che, come dicevamo prima, per legge devono esserci esposti i prezzi e devono essere molto chiari per il cliente.
Anche se sono stati precedentemente modificati a penna, a matita o in qualsiasi altro modo, quindi, il tutto rientra nella legalità più totale, purché poi lo scontrino fiscale finale effettivamente riporti queste cifre.
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