Novità per quanto riguarda lo streaming in UE, ora sarà necessario pagare di più. Il Parlamento ha preso una decisione chiara: cosa succede.
Sono tante le novità che hanno colpito lo streaming nel corso dell’ultimo anno. Sono diverse le novità che hanno colpito gli utenti e gran parte di queste riguardano proprio le rimodulazioni. Tantissime le piattaforme hanno deciso di rivedere i costi dei propri abbonamenti.
Il primo colosso a lanciare questa novità è stato Disney Plus che per primo ha voluto incrementare i costi dei suoi piani. In seguito anche Netflix ha deciso di aumentare i prezzi, con la piattaforma di Reed Hastings che ha deciso di rendere più costosi i contenuti in HD. Insomma sembra proprio che i prezzi contenuti non siano più sostenibili per i colossi dell’intrattenimento.
In tal senso anche le piattaforme dedicate al gaming, come Twitch, hanno riscontrato lo stesso problema e sembrerebbero pronte a metterci una pezza. Adesso a pronunciarsi sulla situazione mondiale dello streaming ci ha pensato anche l’UE, che ha deciso che sarà necessario pagare di più. A dare l’annuncio ufficiale ci ha pensato proprio il Parlamento di Strasburgo che ha scelto di pronunciarsi in merito. Ad essere colpiti, però, a sorpresa non saranno gli utenti.
Il Parlamento Europeo ha recentemente adottato una serie di proposte tese a salvaguardare il mercato musicale europeo, concentrandosi in particolare sul settore dello streaming. Secondo la Plenaria, le entrate derivanti dallo streaming musicale nell’UE non vengono distribuite in modo equo. La risoluzione, pur non avendo carattere vincolante, invita alla revisione dei canoni di royalty pre-digitali attualmente in vigore, puntando a correggere le disuguaglianze critiche nei regimi di “payola”.
Questi regimi spesso costringono gli autori a ricevere entrate inferiori o addirittura nulle in cambio di una maggiore visibilità. L’obiettivo principale della risoluzione è influenzare la Commissione Europea affinché approvi un nuovo quadro giuridico per regolamentare il settore dello streaming musicale. La proposta mira anche a garantire una maggiore visibilità per le opere musicali, tenendo conto della vastità dei contenuti disponibili. I deputati propongono la valutazione di misure concrete, come quote per le opere europee, in modo simile a quanto già avviene per le piattaforme di streaming visivo.
Il comunicato stampa del Parlamento Europeo sottolinea anche la necessità di maggiore trasparenza per gli algoritmi di raccomandazione e un rafforzamento del supporto alla diversità musicale. Secondo la relatrice della risoluzione, Ibán García Del Blanco, il Parlamento Europeo così darà voce alle preoccupazioni dei creators europei, centrali nel mercato dello streaming musicale. La diversità culturale e la garanzia che gli autori siano accreditati e retribuiti equamente sono sempre stati la priorità dell’UE. Per questo il Parlamento chiede maggior trasparenza agli algoritmi delle piattaforme streaming musicali.
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