Approfondiamo la nuova legge sulle lauree abilitanti per capire come si semplificherà l’accesso al mondo del lavoro nel 2024.
Laurea e lavoro senza dover attende l’esito dell’esame di Stato. Diventa più veloce per i laureati l’accesso al mondo del lavoro. Vediamo quali sono i nuovi percorsi di studio che godono di questo vantaggio.
Il percorso universitario serve per acquisire tutte le competenze necessarie per trovare il proprio posto nel mondo, per sviluppare i propri talenti e potenzialità rivestendo, dopo la Laurea, un ruolo nella società. L’Università è necessaria per poter svolgere determinati lavori soprattutto quando si parla di tecnologia e digitalizzazione oppure economia o medicina.
L’obiettivo dovrebbe essere quello di finire il percorso universitario il prima possibile per non ritardare ulteriormente l’inserimento nel mondo del lavoro. Serve esperienza per poter creare una carriera gratificante nel settore in cui si è scelto di operare.
Tutti gli studenti hanno la fortuna di farsi strada nella realtà desiderata? Purtroppo no per svariati motivi. Tra le cause c’è anche l’esame di Stato da superare per poter ottenere l’abilitazione professionale. A volte rappresenta una barriera difficile da superare per tanti neolaureati. Grazie alla Legge sulle Lauree abilitanti questa barriera cadrà per diverse professioni.
La Legge sulle Lauree abilitanti dell’8 novembre 2021 ha eliminato l’esame di Stato ai fini dell’abilitazione per varie professioni. Per poter ottenere l’abilitazione basterà conseguire crediti formativi extra tramite tirocini pratici una volta affrontato l’esame finale del corso di studi. Vale per Psicologia, Odontoiatria e protesi dentaria, Medicina Veterinaria, Farmacia e farmacia industriale.
Condizione necessaria è aver acquisito 30 crediti formativi universitari in seguito ad un tirocinio pratico-valutativo durante il corso di studio. Nel 2023 si è ampliato il numero delle Lauree abilitanti con le professioni agrarie, alimentari e forestali e le professioni tecniche industriali e dell’informazione. Vale sia per le Università statali che non statali, incluse le Università telematiche.
Ogni percorso prevedrà un iter diverso per ottenere l’abilitazione. Ad esempio per diventare psicologi occorrerà superare una prova orale su questioni teorico-pratiche riguardanti l’attività svolta in fase di tirocinio, gli aspetti legislativi e la deontologia professionale. Per quanto riguarda le professioni tecniche per l’edilizia, agrarie, industriali, invece, l’esame finale basterà per l’iscrizione all’Albo professionale. Non sarà sufficiente, invece, per chi possiede un diploma di scuola superiore di secondo grado da geometra, perito agrario o industriale. I diplomanti dovranno affrontare l’esame di Stato se vogliono ottenere l’abilitazione.
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