Ci sono novità in arrivo per il sostegno alle persone anziane, tra cui un bonus badanti. In questo modo tutti potranno permettersela.
Qualche giorno fa è arrivata l’approvazione per il decreto attuativo della legge conosciuta come “Patto della terza età”. Si tratta di una serie di misure destinate alle famiglie degli anziani non autosufficienti per fare sì che abbiano maggiori risorse a disposizione e possano assisterli in modo più agevole. Prima di tutto la necessità di avere un caregiver, una badante a disposizione.
In secondo luogo il decreto considera il bisogno di tutelare la dignità degli anziani non autosufficienti e di promuoverne l’inclusione sociale. In sintesi è la promozione dell’invecchiamento attivo, dove alle persone sopra una certa età si propongono attività volte a stimolare la manualità e la mente. In questo modo si migliora di molto la loro qualità della vita.
Per la questione dell’assistenza si sta già parando però del “bonus badanti” che introdurrà il decreto una volta uscito in Gazzetta Ufficiale. Si tratta di una prestazione universale che verrà adattata alle singole situazioni in modo da venire incontro ai reali bisogni degli anziani. Nel corso di una conferenza stampa la Viceministra del Lavoro ha reso noti alcuni dettagli.
L’introduzione di questa prestazione non partirà dall’anno corrente ma è prevista per il biennio 2025-2026. A poter richiedere il bonus saranno gli anziani non autosufficienti di età superiore a 80 anni e che abbiano un ISEE non superiore a 6.000 euro. Se sussistono queste condizioni il loro assegno di accompagnamento aumenterà del 200% rispetto all’importo iniziale.
Al momento l’assegno ammonta a 531.76 euro per 12 mensilità, ma con l’incremento previsto dal bonus badanti arriverebbe a un massimo di 1.380 euro. Una somma da utilizzare sia per le prestazioni dei caregiver che per tutte le cure necessarie. In Italia ci sono ben 3,8 milioni di anziani non autosufficienti che potranno beneficiare di queste novità a partire dal 2025.
Le risorse stanziate dal governo stando alle parole della premier ammontano a oltre un miliardo di euro per i prossimi due anni. Ma accanto al sostegno economico nel decreto attuativo arrivano altri interventi per facilitare le procedure di valutazione degli anziani non autosufficienti. Al momento si svolgono presso i punti unici di accesso (PUA).
Un altro punto dovrebbe parlare dell’introduzione del cohousing per anziani, un servizio abitativo rivolto alle persone di età superiore ai 65 anni e che in America è già diffuso. Si tratta di un progetto nato per contrastare la solitudine e favorire il sostegno reciproco.
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