Acquario in casa, occhio ai costi: dall’acqua all’elettricità, i dettagli da non sottovalutare

Avere un acquario in casa dà un tocco zen alla propria casa ma ci sono dei costi da non sottovalutare per tenerlo bene. 

Per chi non è esperto, un acquario sembra solo un contenitore di vetro pieno d’acqua con qualche pesciolino, ma chi ne ha uno sa che la questione è più complessa. Si tratta di un piccolo ecosistema acquatico da mantenere in vita in uno spazio piccolo, e richiede diverse attenzioni. Bisogna cambiare l’acqua, mantenere attiva l’aerazione e dare da mangiare ai pesci.

I consumi degli acquari
Ci sono diversi costi che bisogna sostenere per un acquario. – (genovawhatson.it)

Per definire esattamente quanto serva spendere per mantenere i pesciolini prima di tutto bisogna considerare quanto grande sia l’acquario. Questo stabilisce il volume d’acqua che contiene e che andrà cambiato per garantire acqua limpida ai suoi abitanti. Una seconda differenza in termini di costo la determina proprio il tipo di liquido, ossia se contiene acqua dolce o salata.

La soluzione più economica è la prima, perché richiede minori interventi di manutenzione e in più gli ecosistemi di acqua salata hanno bisogno di vasche più grandi. La stessa differenza vale per i pesciolini: quelli di acqua dolce come i classici pesciolini rossi vengono pochi euro ciascuno, mentre quelli marini costano anche 40-50 euro l’uno.

I costi in termini di corrente e manutenzione per l’acquario di casa

Per mantenere stabile l’ambiente acquatico occorrono alcune apparecchiature, di cui la principale è la pompa. Deve rimanere sempre attiva, anche di notte, e il costo si può calcolare in termini annuali. Un acquario di medie dimensioni con una pompa di buona qualità ogni anno porterà un costo aggiuntivo in bolletta di circa 20 euro. Poi occorre considerare il riscaldatore e la lampada UV.

L'elettricità per un acquario in casa
Chi ha un acquario in casa deve considerare il consumo extra di corrente. – (genovawhatson.it)

Come la pompa anche la lampada deve restare accesa tutto il giorno ma consuma molto meno. Una volta all’anno bisogna cambiarla perché la sua efficienza è garantita solo per un definito numero di ore, superato il quale non sterilizza più bene l’acqua. In bolletta porta a un aumento di soli 5 euro all’anno circa, mentre in media una lampada nuova viene tra i 40 e i 50 euro.

Infine c’è da considerare il riscaldatore, essenziale soprattutto quando in acquario si tengono delle specie tropicali che hanno bisogno di avere l’acqua fra i 24 e i 27 gradi. Questo apparecchio consuma circa il doppio della corrente richiesta dalla pompa ma tutto dipende anche dalla dispersione termica della vasca. Diminuendola anche i costi in bolletta diminuiranno.

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