In vista di questo San Valentino, ma così come per ogni altra festività, vorremmo anche questa volta condividere con voi delle storie e invitarvi ad aprire il vostro cuore, a maggior ragione in un’occasione tanto speciale e dedicata proprio ad uno dei sentimenti che più ci guida in questa vita, l’amore.
Anche oggi abbiamo tre ospiti veramente unici da presentarvi e vorremmo cominciare con Chester, un autentico concentrato di pura energia! Chester è uno splendido cane di taglia media, dinamico e vivace. Ha un carattere forte e una gran determinazione, ama correre e le lunghe passeggiate. Inizialmente è diffidente con gli sconosciuti, ma per coloro che sapranno essere pazienti e costanti nell’approcciarsi con lui, vi sarà tutto un mondo da scoprire e si rivelerà un compagno decisamente fedele e affettuoso. Chester non va d’accordo con i propri simili e non nutre simpatia per i gatti, per cui la famiglia ideale per lui non prevede altri animali ed ha una certa esperienza. Sarebbe perfetto un contesto tranquillo, lontano dal caos della città e con un bello spazio esterno in cui possa rilassarsi.
Il secondo ospite invece si chiama Martin, uno di quei cani che generalmente risulta invisibile, ma che rivela una bellezza incredibile ad un sguardo più accorto. La sua unicità deriva anche dalla sua fragilità, Martin ha alle spalle un passato sconosciuto, in quanto è stato trovato vagante. Appena entrato in canile Martin era un cucciolo, ma ora ha tre anni e ancora non ha esperienza con il mondo esterno: i volontari lo stanno aiutando ad acquisire sempre maggior confidenza, ma la vera svolta potrà esservi nel momento in cui si troverà una famiglia decisa ad accoglierlo a braccia aperte. L’ideale per Martin sarebbe una casa con un ampio spazio esterno, un bel terreno in cui possa stare libero e tranquillo per conoscere la sua nuova realtà e innamorarsi della propria famiglia.
Ultima meraviglia che vorremmo presentarvi oggi è Freddy, un cane tutto orecchie e con due occhioni di una dolcezza disarmante. Freddy è un cane di taglia media di otto anni, si trova in canile da alcuni mesi, ma si è fatto subito conoscere per la propria indole buona e tranquilla. Non ha difficoltà ad interagire con le persone, mentre con i propri simili tende ad andare a simpatia: in passeggiata è educato, non tira al guinzaglio e si gode le gite esterne in tutta serenità. L’ideale per lui è una famiglia tranquilla ed equilibrata, ma che al contempo sappia garantirgli tutto il movimento di cui necessita un cane della sua età.
Come nelle scorse settimane, anche oggi avremmo il piacere di condividere con voi alcune riflessioni su delle tematiche quanto mai rilevanti, in particolare lo stretto legame tra il fenomeno del randagismo e le cucciolate casalinghe. Ancora una volta evidenziamo l’importanza della sterilizzazione, in primis per proteggere i nostri compagni animali da svariate patologie, ma anche appunto per la questione delle cucciolate, generalmente indesiderate e destinate ad una tragica fine. Il fenomeno del randagismo rimane reale e deriva indubbiamente da un numero consistente di abbandoni, ma a cosa sono dovuti? Non bastassero gli spregevoli cagnari, si vanno ad aggiungere anche questi episodi, destini incerti di cuccioli a cui per un motivo o per l’altro, non si riesce o (peggio ancora) non si vuole trovare una sistemazione. Stronchiamo sul nascere alcuni preconcetti del tutto infondati, quale il rispetto della natura di queste creature o la credenza dell’esistenza di un presunto desiderio di maternità innato, non sono fatti reali. Inoltre non vi è fondatezza nemmeno nella credenza secondo la quale si riducano le probabilità di patologie uterine o mammarie, l’unica soluzione è la sterilizzazione in seguito al primo calore o prima ancora.
Gli animali si riproducono unicamente perché in risposta ad un istinto, teoricamente da noi condiviso, riguardo la pura e semplice prosecuzione della specie, ma capite quanto sia irrilevante e non fondamentale per un animale destinato ad una vita in casa? I canili rimangono pieni di anime in cerca di una famiglia e al contempo si continua ad aumentarne il numero, aggiungendo cuccioli e inevitabilmente segnando il destino di quelli più anziani, perché anche in questo ci lasciamo trascinare dai soliti pregiudizi o bugie. Ci nascondiamo dietro a scuse sterili, adducendo che un cucciolo si affezionerà più facilmente e via discorrendo.
La ragione dietro queste sensibilizzazioni è concreta, abbiamo il modo di porre fine a questo cerchio infinito, di aiutare a contenere, e magari col tempo, anche di minimizzare una problematica che continua a perpetuarsi. Siate coscienziosi, informatevi e imparate, non si dovrebbe mai smettere di perseguire il miglioramento e di fare tutto ciò che è nelle nostre possibilità per soccorrere chi ne ha bisogno.
Vi ringraziamo come sempre per la vostra partecipazione e vi chiediamo di continuare a sostenerci e di condividere queste storie, alla prossima!
-> 010 897 9374
-> https://unaonlusgenova.org/
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